Razza Realtà e Negazione di Richard McCoulloch

Ecco il link da cui potete scaricare il pdf tradotto da Edjursuna e Legionario88 Razza, realtà e  negazione di McCoulloch, scritto fondamentale per comprendere l’importanza del sangue come collante per la comunità di popolo, negata dagli antirazzisti. McCoulloch qui esamina punto per punto le affermazioni dei negatori dell’esistenza delle razza umane per smentirli tutti.

 

Razze Umane

Allego questo importantissimo scritto, razze umane di MCculloch, tradotto da Dani e Winniler, leggete e diffondete, in modo che chiunque possa farsi un’idea pratica e scientifica sull’esistenza della diversità delle razza umane e dunque, sulla loro preservazione dal meticciato voluto ricordiamolo, dall’elite mondialiste di estremisti ebrei e sionisti per distruggere gli altri popoli tramite il mischiamento razziale.

 

http://veraopposizione.files.wordpress.com/2012/10/the-races-of-humanity.pdf

Trattare ogni questione: identitarismo a 360 gradi

Per sviluppare un discorso di indentitarismo a 360 gradi, sebbene ogni tematica  debba sempre partire da un punto di vista etnico-razziale, bisogna però tentare di trattare tutti gli argomenti: ad esempio nella destra radicale o più in generale in quella che nel gergo viene definita “l’area” (inteso come grande insieme che raggruppa gli infiniti gruppuscoli d’area neo-fascista)  viene trattato prevalentemente il tema economico-sociale, il problema dell’unione europea e del sionismo, con riferimenti spesso confusionari alla massoneria senza però andare a fondo del problema, evitando così la questione ebraica e la questione dell’identitarismo razziale, mascherandolo sotto forma di un indefinito identitarismo su base nazionalista. Dall’altro lato invece l’area Nazionalista bianca, identitaria  razziale fa invece un ottimo lavoro nel riconoscere il ruolo dell’ebraismo internazionale come burattinaio dei governi d’occupazione sionista (ZOG) e nel riconoscere la componente razziale dietro le ragioni delle diversità dei popoli, ma spesso esclude in maniera un po’ semplicistica l’aspetto economico.

Perché se è vero che non avrebbe senso avere un paese forte economicamente, ultranazionalista, ma privo della sua identità di popolo, è altrettanto vero che non basta assicurare la sopravvivenza per i bianchi, ma bisogna anche assicurargli un futuro, libero dalle catene del sionismo e dignitoso e per farlo, il discorso non può che vertere anche sul lato economico-sociale, uno dei modi con cui l’ebreo vuole asservire le genti, oltre alla distruzione etnica tramite la società multiculturale e il conseguente mischiamento razziale, è  l’asservimento degli stati tramite il SIGNORAGGIO BANCARIO. Chi detiene l’emissione di denaro, può controllare il paese e fare pressioni su di esso per ottenere quello che vuole, creando dal nulla crisi economiche.

Il signoraggio bancario è letteralmente l’aggio, il guadagno sull’emissione del denaro, che viene calcolato non in funzione del valore intrinseco della banconota, cioè il suo costo di produzione, ma bensì sul valore nominale, il valore di facciata della banconota prodotta.

In pratica la moneta in circolazione ci viene prestata a debito, con tanto di tassi di interesse da banche private, in Europa è la BCE (banca centrale europea) in america è la Federal Reserve. Questo ovviamente crea un debito, il debito pubblico, che giocoforza è inestinguibile in quanto ogni volta che vengono stampati dei soldi il debito aumenta. Il discorso che deve essere fatto è sia quello economico di riconoscere nel signoraggio bancario e nelle privatizzazioni in favore di ditte internazionali il peggior nemico dei popoli d’Europa, ma anche quello identitario  nello scovare il nemico occulto che si cela dietro queste lobby, basta andare a vedere i nomi e l’etnia di tutti i più importanti direttori di banche e multinazionali per riscontrare che la maggior parte di essi è composta da ebrei o da gentili sionisti.

 

E’ bene ribadire che con questo non si vuole avallare un discorso di bieco antisemitismo, ma bisogna denunciare la lobby sionista in quanto estremista e suprematista, che sta monopolizzando l’economia mondiale con risvolti spaventosi di cui il popolo ebraico ovviamente non ha colpa.

Da qui poi deve prendere corpo un discorso di autodeterminismo dei popoli e di separatismo etnico, ogni popolo deve avere la sua terra e la sua sovranità ed indipendenza per continuare ad esistere.

 

 

 

 

Scritti di Formazione

Posterò alcuni link ad opere, secondo me, indispensabili, per la formazione di un pensiero identitario, libero ed indipendente, per comprendere il concetto di razza, identità e cultura:

http://veraopposizione.wordpress.com/tag/88-precetti/ link al blog VeraOpposizione wordpress, da dove potete scaricare gratuitamente l’opera dell’ideologo della Brueder Schweigen, David Lane. http://veraopposizione.files.wordpress.com/2012/07/breve-guida-ad-una-coerente-ideologia-identitaria-razziale.pdf Questo invece è il link a “Breve guida ad una coerente ideologia identitaria razziale” scritta da Dani. http://veraopposizione.files.wordpress.com/2012/02/strategie-proposte-per-la-diffusione-del-pensiero-identitario-razziale.pdf Questo’altro è il link a “strategie propositive alla diffusione del pensiero identitario razziale” sempre scritto da Dani. http://www.radioislam.org/historia/hitler/mkampf/pdf/ita.pdf Questo è il Mein Kampf, anche se purtroppo è stato edito da radio Islam, unica copia in italiano che ho trovato sul web. http://www.fiammacanicatti.it/libri/Evola%20J.%20-%20Orientamenti.pdf Dulcis in Fundo, Orientamenti di Julius Evola.

The Colour of Crime

Vi linko un interessante articolo tradotto da: Legionario88, Rhadamnthys (traduzione di grafici e tabelle) e Romanus (supporto nelle frasi critiche).

http://www.scribd.com/doc/101144574/Il-Colore-Del-Crimine-Traduzione-ITA Questo è il link da dove potete scaricare il file in pdf iscrivendovi a scrib, il documento è totalmente gratuito e spiega in modo dettagliato il rapporto tra razza e criminalità e le discriminazioni anti-bianche che puntualmente vengono fatte dai media e imposte alle forze dell’ordine, leggete e diffondete!

Il concetto di militanza e di movimentismo

Scrivo Questo piccolo post per tentare di spiegare, per quanto mi è possibile, il concetto del “militante” inteso all’italiana e invece il concetto di “movimentismo” all’Europea.

In Italia è in voga nei partiti politici, movimenti et similia, il concetto del “militante” e della politica da strada, inteso come un movimento, che fa le sue manifestazioni, fa attacchinaggio di volantini, si “conquista” il suo spazio per strada picchiando qualche antifascista e poi se ne va a casa.

Questi partiti non fanno formazione culturale, spesso i militanti sono poco istruiti, se non del tutto ignoranti dei caposaldi di quella che dovrebbe essere la “controcultura d’area” molti di loro non sanno nemmeno chi sia un Adriano Romualdi o un Evola, non parliamo poi di un Rimbotti o un Silvano Lorenzoni.
I partiti d’area italiana sono semplici partiti neo-fascisti con pochi capi istruiti ed il resto tutti “militanti” poco o male preparati, ma molto forti fisicamente, il concetto base del “fascio” che milita è “meni?” bene sei dei nostri “non meni?” vattene a fanculo!
Il criterio di selezione NON in base alle idee, alla preparazione o al coraggio, ma solo in base a quanto sembri cazzuto e da quanto tempo militi, la gerarchia non è in base al merito, ma all’anzianità e al livello di cazzutaggine, le idee sono le solite, spesso mal diffuse e soprattutto con un atteggiamento a volte anche maleducato ed intimidatorio, una signora di 70 anni per intenderci se si vede un energumeno tutto palestrato con la toppa col gladio e un’espressione truce dipinta sul volto dirle “pigliati ‘sto volantino” non si sentirà mai vicina a questo o questi individui e, nonostante magari in quel volantino ci siano scritte le cose più giuste di questo mondo, finirà sempre col rigettare il messaggio che queste persone vogliono portare.
Ecco perché spesso e volentieri i partiti italiani sono indietro anni luce rispetto ai partiti europei, più in linea coi nostri tempi e soprattutto con le esigenze del popolo.
Altra grossa pecca è il gerarchismo e la mancanza di idee e di menti all’interno dei movimenti d’area italiani, chi ha nuove idee o comunque proposte da fare, o non viene ascoltato, poiché non mena, oppure se si guadagna sul campo il diritto di parola menando a qualche antifascista, non può comunque dire più di tanto perché le idee vengono dall’alto e le direttive non si discutono, in sostanza un vecchio militante può dire che bisogna accettare i meticci perché fa figo e per “non passare per razzisti” e verrà sistematicamente ascoltato, mentre un neofita che per giunta non ha ancora menato a nessuno può spiegare il concetto di razza con prove scientifiche e giustificazioni condivisibili ma verrà ignorato o deriso perché non mena o perché ha osato contrastare il parere del camerata tal dei tali.
In sostanza non conta il fatto di dire cose giuste, ma di chi le dice, questo limita fortemente l’afflusso di nuove idee o di proposte innovative.
Intendiamoci, se si ha buone idee e militanti molto preparati, ma codardi il muso per strada non lo metti! E ti devi accontentare di esporle a due o tre persone o in uno spazio internet… se si vuole andare da qualche parte ci vuole sia la mente che il braccio, i militanti conquistano lo spazio ma le menti organizzano il gruppo e danno nuove idee e nuove iniziative, il movimentismo deve creare centri di aggregazione in cui TUTTI devono essere ammessi, fare movimentismo vuol dire fare formazione psico-fisica dalla palestra, alla diffusione di materiale identitario, non conforme, significa fare azioni sociali per il popolo, significa creare identità e senso di appartenenza, se la gente vede una manifestazione con si, i militanti in tenuta skin o d’area schierati per proteggere le manifestazioni, ma vede anche gente tutta preparata e ben schierata argomentare ciò che diffonde, con aggregazione di massa in vestiti casual, allora si che si può secondo me sentire spinta ad accettare le idee del gruppo.
Se invece vede un gruppo chiuso in sé stesso compiere meccanicamente le azioni ordinategli avverrà l’esatto contrario, la gente deve essere coinvolta e spinta ad aggregarsi soprattutto tramite azioni sociali, es. come il super mercato low cost per Greci fatto da Alba Dorata.
Ultimo ma non meno importante è l’attualità degli argomenti, se un movimento, partito vuole arrivare alle masse deve in sostanza parlare di cose attuali ed evergreen, cose che interessano a tutti: es. di fiume non frega niente a nessuno, salvo qualche irredentista, di ricordare il fascismo e salò idem, del Signoraggio Bancario, del problema dei prodotti cinesi, dell’immigrazione e dell’identità nazionale e razziale invece si!

Il fascismo esisteva per proteggere il popolo italiano, quindi il fine non è il fascismo, ma il popolo italiano o meglio bianco europeo, nel 2012 più che mai c’è bisogno di creare appartenenza storica e identitaria tra la gente, tutto il resto è roba vecchia.

Il Lupo Bianco

Il Lupo Bianco è il simbolo dell’identità Europea e della sua gente, Romolo e Remo, i fondatori di Roma e i precursori dell’impero che per millenni ha garantito lo sviluppo della  civiltà Bianca in Europa lo avevano come simbolo. è il simbolo degli Ulfednar nordici e il totem di moltissime divinità Indoeuropee(L’Apollo iperboreo e l’Odinn nordico), il lupo è il richiamo alla stirpe, all’ordine dell’impero, che va da Roma al grande Reich come un’entità invisibile e ininterrotta per generazioni, atta al solo scopo di proteggere l’Europa, esattamente come fece Roma con Cartagine e il Reich con i Turchi.

Tradizione e Razza, saranno queste le tematiche che verranno trattate per fornire un indirizzo culturale, identitario e anche economico in questo momento di caos internazionale e di perdita dei valori e delle identità. Denunceremo il degrado della società multiculturale dominata da finanze oscure e poteri forti sottomessi al Sionismo internazionale.

OGNI POPOLO HA DIRITTO AD ESISTERE, AD AVERE IL PROPRIO SPAZIO VITALE E AD AUTODETERMINARSI, MA LE STESSE ASSOCIAZIONI MONDIALISTE CHE PREDICANO I DIRITTI DELL’UOMO LO VOGLIONO NEGARE, VIVA LA DIFFERENZA DEI POPOLI.